Giocare in sicurezza. Continua ad essere questo il punto di forza del cento di aggregazione giovanile di Pescolanciano, dove sta volgendo al termine il progetto Totila promosso e gestito dall’Associazione Pianeta Giovani e finanziato con i fondi del’8 x 1000 messi a disposizione della “Tavola valdese”, che ha preso il via lo scorso 20 febbraio. La soddisfazione delle operatrici coinvolte nel progetto e l’entusiasmo dei bambini e dei ragazzi che, suddivisi in due gruppi in base all’età, hanno frequentato il centro, sono tangibili per chi ha partecipato, anche solo come spettatrice, alle attività nel loro pieno svolgimento. L’impegno che si è registratonella realizzazione di ogni singola attività che, come da filosofia del centro stesso, è stata proposta e gestita dai ragazzi stessi con la supervisione delle operatrici, ha reso il bilancio di fine progetto assolutamente positivo. “L’entusiasmo che trasmettono i bambini è incredibile – dichiara un’operatrice del centro – si arriva con l’idea di dover ascoltare e guidare, per poi scoprire, tornando a casa a fine pomeriggio, di essere stata invece guidata e coinvolta nel fantastico mondo dei bambini e dei ragazzi. Loro propongono, loro realizzano”. E’ stato un appuntamento importante, dunque, quello del martedì pomeriggio per coloro che hanno frequentato il centro durante l’intera durata del progetto. “I ragazzi sono già davanti la porta di ingresso spesso in anticipo rispetto all’ora di apertura – continua l’operatrice – Questo a dimostrazione di quanto loro aspettino con piacere di rivedersi nei locali del Cag, in compagnia delle operatrici, pur essendosi visti, poche ore prima, o a scuola o in altri posti del paese”. Le parole dell’operatrice non lasciano dubbi sulla piena riuscita di un progetto proposto dall’Associazione Pianeta Giovani, ma fortemente richiesto e voluto proprio dai ragazzi di Pescolanciano, che hanno vissuto questo appuntamento settimanale con crescente coinvolgimento. Una sensazione, questa, confermata non solo dalle operatrici, ma anche dalle mamme dei ragazzi, che manifestano il dispiacere dei propri figli quando, per impegni di altro tipo, sono state impossibilitate a recarsi al centro. “Mia figlia purtroppo non può più partecipare come prima alle attività del centro – ci confida la rappresentante del gruppo mamme – lei ci tenevamolto ad essere presente, anche quando era l’unica del suo gruppo, proprio perché èuno spazio che consente di dare libero sfogo alla fantasia sentendosi, nel contempo, guidati e stimolati a cimentarsi in attività educative e ben strutturate. Inoltre, vedersi al centro permette ai nostri figli di socializzare meglio con i propri coetanei o anche altri ragazzi del paese; i momenti di incontro che possiamo organizzare noi genitori,invece, sono limitati magari a qualche occasione, come compleanni o eventi simili, ma difficilmente nelle nostre case possiamo garantire momenti e luoghi ben organizzati e gestiti, come quello che continua a rappresentare per noi il Centro di Aggregazione Giovanile”.
Dic
18