Al via la riapertura del centro di aggregazione giovanile Totila di Pescolanciano. Un momento, questo, tanto atteso da tutti i bambini che sono soliti frequentare il centro, che hanno partecipato numerosi all’evento. Felici di questo, ovviamente, le operatrici del centro spiegano come si sono organizzate per questa ripresa delle attività. “All’inizio, ci siamo dedicate principalmente all’accoglienza dei bambini, prediligendo quindi giochi non guidati, che lasciassero libero spazio allo svago e alla socializzazione, affinché si ristabilissero di nuovo i legami consolidati in precedenza. Un qualcosa che è avvenuto comunque in piena naturalezza, tanto che più che un ricominciare si è trattato di un proseguire giochi ed attività svolti prima che il centro chiudesse”. L’entusiasmo dei bambini ha dimostrato quanto loro oramai riconoscano gli spazi del Cag come propri e quanto attendessero con ansia di riappropriarsene. Le operatrici ci tengono a sottolineare la spontaneità con la quale i bambini si lasciano coinvolgere in qualunque attività viene loro proposta, perché si sentono come “a casa propria”, “a loro agio”. Quindi, non è azzardato affermare, seguendo ciò che viene riportato dalle operatrici stesse, che “il centro di Pescolanciano sta prendendo sempre più un’identità ben specifica, quella appunto dei ragazzi che lo frequentano” che in quel luogo ritrovano gli amici, ma ritrovano anche e soprattutto se stessi, dando libero sfogo a ciò che realmente sono, con le proprie fragilità ed insicurezze, con la propria creatività, con i propri desideri, nel pieno rispetto dell’individualità di ognuno, in un contenitore protetto dove la spontaneità di ogni bambino viene valorizzata e, comunque, sempre, guidata dai professionisti e operatrici. Libertà sì, dunque, ma sempre vigilata ed orientata.
Mag
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